Visita fiscale in caso di malattia: cosa cambia con la nuova riforma

  • 16 febbraio 2017
Visita Fiscale Per Malattia 2017: Cosa Cambia

La visita fiscale in caso di malattia cambierà nel 2017 e ad occuparsi della transizione sarà l’Inps. Infatti, la riforma Madia del Pubblico impiego prevede la creazione di un Polo Unico, sotto la diretta responsabilità dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, per effettuare i controlli dei dipendenti che si trovano in malattia, verifiche di cui oggi si occupano le Asl. La manovra sarà approvato dal Consiglio dei Ministri entro fine febbraio. Entriamo nel dettaglio.

Visita fiscale per malattia 2017: cambiamenti e controlli

Le visite fiscali per malattia subiranno diversi cambiamenti, a partire dai controlli sui lavoratori. Maggiore attenzione sarà dedicata ai certificati, per diminuire i numerosi casi di assenteismo riscontrati tra il venerdì e il lunedì. C’è la possibilità, ad esempio, che venga approvato un sistema di visite fiscali ripetute: non una, come oggi, ma più volte. In questo modo, nessuno potrà pensare che tanto l’ispettore è già passato.

Altro cambiamento previsto dalla riforma Madia sulle visite fiscali 2017 riguarda la reperibilità, cioè il numero di ore in cui il lavoratore in malattia deve farsi trovare in casa. Le fasce orarie verranno equilibrate tra i settori pubblico e privato (oggi sono 7 ore giornaliere per il primo e 4 per il secondo). Questo non solo costringerà chi presenta un certificato medico a non fare il furbo, ma garantirà anche la continuità professionale dei 1.300 medici iscritti alle liste speciali per occuparsi delle visite fiscali 2017. Un altro intervento riguarderà la modalità di fruizione dei permessi lavorativi per l’assistenza a familiari non autosufficienti o affetti da handicap grave, cioè i permessi della cosiddetta Legge 104. L’obiettivo è quello di rivedere le regole sui preavvisi quando le parti si siederanno attorno ad un tavolo per discutere il rinnovo contrattuale del pubblico impiego.

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